Contusioni ed ematomi nei bambini: cosa fare

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Cadute, piccoli incidenti e inciampi: ogni genitore sa che il dolore è dietro l’angolo. Infortuni inevitabili quando i bambini crescono, tuttavia, c’è il modo per affrontarli in serenità.

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Contusioni ed ematomi nei bambini sono piccoli infortuni che mamma e papà spesso si trovano ad affrontare. È perfettamente normale e sano che i bambini si trasformino in piccoli esploratori e diano sfogo alla loro energia, avventurandosi con curiosità nel mondo che li circonda.

Tuttavia, come è normale che sia, talvolta ci possono essere degli intoppi: è inevitabile che qualche volta si trovino a cadere, a sbattere contro oggetti o a scontrarsi con i loro coetanei durante il gioco.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di situazioni che non devono preoccupare. Nonostante ciò, il dolore può essere intenso: quando ad esso si associa la paura, può succedere che i nostri bambini diventino difficili da consolare e un po’ irrequieti.

A loro volta, i genitori, soprattutto quando i bambini sono ancora piccini, possono spaventarsi e lasciar trasparire l’apprensione.

In questi casi è bene essere lucidi e non farsi prendere dall’ansia, pur prestando tutte le attenzioni del caso. Sapere come affrontare queste difficoltà è certamente una condizione che permette di essere più tranquilli e di agire in modo corretto.

Contusioni ed ematomi nei bambini: che cosa si intende

Le contusioni e gli ematomi nei bambini e negli adolescenti possono essere causati da una varietà di situazioni, che spaziano dalle cadute accidentali alle attività sportive.
Secondo gli studi scientifici[1], nei neonati inferiori ai nove mesi e che non hanno ancora iniziato a camminare gli ematomi sono molto rari e potrebbero far pensare a situazioni di abuso o alla presenza di patologie. 

Al di sopra di quell’età, soprattutto tra i bambini che già camminano, i lividi sono più frequenti, specialmente nelle gambe.

Contusioni ed ematomi, infatti, si verificano in seguito a un trauma durante il quale vi è una rottura dei vasi sanguigni. Se il sangue si coagula in un’area specifica e forma una massa palpabile, si ha un ematoma, mentre, se si disperde nei tessuti circostanti, si ha una contusione. 

Gli ematomi possono variare di dimensione e profondità, a seconda della gravità del trauma e della zona del corpo interessata. Essi possono causare dolore, gonfiore e, a volte, limitazione dei movimenti nell’area circostante. La guarigione di un ematoma può richiedere più tempo rispetto a una semplice contusione, poiché il corpo deve riassorbire il sangue coagulato e riparare i tessuti danneggiati.

Di solito, nei bambini, se non ci sono problemi di coagulazione o altre patologie, le contusioni guariscono rapidamente e gli ematomi si riassorbono nel giro di qualche giorno. Tuttavia, se l’ematoma è molto esteso e profondo, potrebbe essere opportuno consultare il medico.

Le cause di contusioni ed ematomi nei bambini

Le contusioni ed ematomi nei bambini sono comuni a causa della loro natura attiva e curiosa. Specialmente quando iniziano a camminare, finché non hanno ancora acquisito una certa stabilità sulle gambe, possono incorrere in qualche caduta.

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Di solito, man mano che prendono confidenza con la camminata e diventano più autonomi, imparano anche a cadere, evitando di farsi male. È bene, però, limitare i rischi, coprendo gli spigoli più acuminati e togliendo dalle zone dove il bambino si esercita eventuali oggetti contundenti.

Quando ormai i bambini sono più grandicelli o adolescenti, le cause più comuni di contusioni ed ematomi includono cadute, urti e colpi accidentali durante il gioco o le attività sportive. In questi casi, infatti, possono verificarsi scontri di gioco con altri bambini o piccoli incidenti, come cadute dalla bicicletta.

Per i genitori, in questi casi, la difficoltà sarà quella di mediare tra le giuste precauzioni senza mettere eccessiva apprensione al bambino e senza limitare eccessivamente il suo desiderio di scoperta e di divertimento.

Come comportarsi in caso di contusioni ed ematomi

La prima azione da compiere in caso di infortunio è quella di tranquillizzare il bambino: indipendentemente dall’età, è consigliabile non farsi prendere dall’agitazione, in modo da trasmettergli sicurezza così da poter esaminare, per quanto possibile, la gravità dell’infortunio.

Il primo soccorso, in questi casi, richiede sempre l’applicazione di ghiaccio avvolto in un panno per ridurre il gonfiore e l’infiammazione. In linea di massima, il freddo è sempre utile anche perché ha un effetto anestetizzante.  Dopodiché può essere consigliato sollevare l’area interessata per ridurre il flusso sanguigno e limitare il gonfiore.

L’arnica per la riduzione di dolore e gonfiore

Una soluzione naturale piuttosto valida, specialmente per i bambini, è rappresentata dall’arnica. L’arnica (Arnica montana) è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle Asteraceae, ampiamente utilizzata nella medicina tradizionale per le sue proprietà anti-infiammatorie e analgesiche.

Questa pianta, infatti, contiene dei composti attivi, l’elenalina e l’iarinina, che inibiscono la produzione di sostanze infiammatorie come le prostaglandine e le citochine. Inoltre, esse promuovono la vasodilatazione, che aiuta a ridurre il dolore e il gonfiore che compaiono in seguito a contusioni ed ematomi.

L’arnica può essere trovata in diverse forme, tra cui gel, creme e tinture. I gel a base di arnica (link al prodotto) possono essere utilizzati per massaggiare delicatamente l’area interessata, favorendo la circolazione sanguigna e il processo di guarigione. Riducono il gonfiore e possono aiutare a mantenere idratata la pelle, creando un film protettivo sulle eventuali abrasioni.

[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10201724/