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Rinorrea allergica: quando la causa della congestione nasale è l’allergia

In Salute - rinorrea allergica

Naso che cola, occhi gonfi e starnuti: non è detto che si tratti del classico raffreddore, ma potrebbe essere colpa dell’allergia. Gli allergeni sono dappertutto e possono infastidire grandi e piccini.

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La rinorrea allergica è una condizione diffusa, specialmente in quelle stagioni e in quei periodi dell’anno in cui vi sono molti pollini.

Congestione nasale, prurito, starnuti, naso che cola: si tratta di disturbi piuttosto comuni e altrettanto fastidiosi che spesso vengono catalogati in modo generico come raffreddore, ma che possono avere numerose cause.

La rinorrea, chiamata comunemente “naso che cola”, è uno dei sintomi che si presentano quando nel naso c’è infiammazione o irritazione, spesso appunto a causa di allergie.

Che cos’è la rinorrea allergica

La rinorrea allergica è una condizione in cui si verifica quando il soggetto rimane a contatto con un allergene e, in conseguenza di ciò, si realizza una perdita di muco dal naso. Quando il naso cola, il muco può scendere dal naso verso la gola attraverso le cavità nasali interne oppure può dirigersi verso l’esterno attraverso le narici.

A causa dell’allergia, la produzione di muco può aumentare e, a seconda dei casi, può esserci una perdita di materiale più o meno abbondante, oltre al fatto che il muco stesso può essere più o meno denso.

Tutto ciò avviene a causa dell’infiammazione del rivestimento del naso e dei seni paranasali provocata dall’esposizione agli allergeni.

Assieme alla rinorrea allergica si possono presentare altri sintomi piuttosto comuni, ovvero prurito al naso, starnuti e lacrimazione degli occhi.

Perché gli allergeni provocano la rinorrea

Chi soffre di allergie sa che il naso che cola è una condizione molto comune: sebbene possa essere fastidiosa, in linea di massima è un sintomo che non deve preoccupare. Tuttavia, se il muco tende ad essere scuro verdognolo, se è molto abbondante e se contiene segni di sangue, potrebbe essere opportuno rivolgersi al proprio medico.

Non a tutti è chiaro, però, perché si verifichi questa condizione. Gli allergeni sono delle sostanze presenti nell’ambiente le quali possono scatenare una reazione allergica, a causa della quale il sistema immunitario si attiva. Quando il soggetto che soffre di allergia entra in contatto con un allergene, le cellule immunitarie rilasciano delle sostanze, come l’istamima, che agiscono per difendere l’organismo da virus, batteri e dagli allergeni stessi.

L’istamina agisce come un vasodilatatore, pertanto, quando se ne ha una produzione superiore alla norma, i vasi sanguigni diventano più permeabili e si ha un maggior flusso di sangue e liquidi che possono provocare congestione nasale, gonfiore e infiammazione delle mucose.

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Per trattare la congestione nasale da allergia, è importante prima identificare gli allergeni che causano i sintomi, per esempio con un test cutaneo o un test di provocazione orale. Una volta identificato il responsabile, si possono prendere le misure adeguate per evitare l’esposizione al fattore scatenante o usare farmaci da banco come antistaminici per alleviare i sintomi.

Gli allergeni che provocano rinorrea allergica

Gli allergeni che possono causare la rinorrea allergica non si limitano solo a quelli respirati. Infatti, la rinorrea può essere provocata anche da sostanze che vengono ingerite o che entrano in contatto con la pelle. Ad esempio, gli allergeni alimentari come noci, uova e latte possono scatenare sintomi come la rinorrea allergica quando vengono ingeriti, mentre gli allergeni cutanei come il lattice e certi cosmetici quando vengono a contatto con la pelle.

In generale, gli allergeni più comuni sono:

  • Allergeni respiratori, come pollini, pelo di animali domestici (cani e gatti) ma anche di animali come il cavallo, acari della polvere, muffe.
  • Alimenti, in particolare frutta, frutta a guscio, latte, uova, crostacei, molluschi, pesce, soia, etc.
  • Allergeni da contatto, come nichel, cobalto, formaldeide, parabeni, profumi, etc., che possono essere contenuti nei cosmetici, nei prodotti per la cura della persona, dei detergenti, nei gioielli e nella bigiotteria.
  • Medicinali, come antinfiammatori e antibiotici.
  • Veleni di insetti, in particolare api, vespe e calabroni.

I trattamenti per la rinorrea allergica

Il trattamento della rinite allergica dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa della rinorrea. In caso di sintomi lievi, le misure preventive possono essere sufficienti per alleviare i sintomi.

Per esempio, sarebbe bene evitare di entrare in contatto con gli allergeni che scatenano la rinite, come polvere, peli di animali, polline, moquette e fumo di sigaretta.

È anche importante tenere l’ambiente ben ventilato e pulito. Se i sintomi non migliorano con le misure preventive, il medico può prescrivere farmaci antistaminici per ridurre l’infiammazione e i sintomi. Una buona soluzione può essere rappresentata dai decongestionanti nasali, come Rimikind, che possono aiutare ad alleviare il gonfiore delle mucose nasali e permettere una respirazione migliore fin da subito.

Il medico, poi, potrebbe prescrivere dei farmaci corticosteroidi utili per trattare la rinite allergica grave o cronica.

Le allergie respiratorie: quali comportamenti per contrastarle?

Le allergie respiratorie possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone. Per contrastarle, possono essere adottate alcune importanti misure preventive.

  • Rimanere aggiornati sui livelli di polline e allergeni nell’aria, in modo da sapere quando sono più elevati: oggi sono disponibili anche numerose app che si possono scaricare sul proprio cellulare per conoscere il livello degli allergeni nella zona dove si abita o dove si deve andare.
  • Prestare attenzione alle previsioni del tempo e di evitare di uscire all’aperto quando i livelli di polline sono più alti.
  • Lavarsi spesso le mani e i vestiti dopo essere stati all’aperto per evitare che gli allergeni entrino in contatto con la pelle o con le mucose.
  • Evitare il fumo passivo e la polvere domestica.
  • Controllare sempre le etichette dei cosmetici, dei prodotti per l’igiene personale e dei detergenti per verificare se siano presenti sostanze come i parabeni che, a lungo andare, possono far sviluppare allergie.