Sterilizzare biberon e ciucci in sicurezza

In Salute - Sterilizzare biberon e ciucci

Sterilizzare biberon e ciucci è fondamentale per garantire l’igiene, infatti non devono essere solo puliti, ma igienizzati e privi di batteri. Ecco quali sono le tecniche migliori per la sterilizzazione.

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Tra gli strumenti che si utilizzano per la cura e l’accudimento dei neonati, senza dubbio ciucci e tettarelle sono quelli che richiedono la massima igiene. Lavarli sotto l’acqua non è una pratica sufficientemente igienica, in quanto nelle pieghe di questi oggetti, che vanno a stretto contatto con la bocca nel neonato, possono annidarsi agenti patogeni.

Inoltre, c’è da considerare che il sistema immunitario del neonato è ancora immaturo e ciò rende i piccoli più a rischio nel caso di presenza di germi e batteri. Dove ci sono residui di latte e di altre impurità, gli agenti patogeni proliferano più facilmente e il rischio è maggiore.

Proprio per tutti questi motivi la sterilizzazione biberon e l’igienizzazione di tettarelle e ciucci deve essere adeguata per offrire il giusto grado di sicurezza al neonato.

Germi nelle tettarelle: perché si annidano lì

Batteri, virus e agenti patogeni sono presenti comunemente nell’ambiente, ma anche nell’epidermide e nelle mucose.

Mentre molti di essi vivono nel nostro organismo senza interagire in modo particolare con esso, ve ne sono altri che hanno una funzione benefica, come la flora batterica dell’epidermide e quella intestinale, che hanno la funzione di difendere l’organismo dai patogeni e contribuire alle funzioni metaboliche.

Tuttavia, vi sono anche dei microrganismi che possono nuocere all’organismo e altri che sono dannosi solo quando superano una certa quantità.

Inoltre, vi sono batteri patogeni che si riproducono anche al di fuori dell’organismo umano e che possono provocare malattie quando si trasmettono per via aerea o alimentare.

Le tettarelle e i ciucci, proprio per il fatto di essere messi a contatto con la mucosa della bocca, rappresentano un veicolo ad alto rischio di trasmissione di germi, che possono proliferare proprio su di essi.

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Ci sono batteri che si sviluppano nei residui di alimenti di origine animale, quale è appunto il latte materno, ma anche da quello artificiale. Finché il latte è disidratato non c’è il rischio di proliferazione ma da quando si aggiunge l’acqua per farlo tornare in forma liquida, a partire da una temperatura superiore ai 5°C, inizia la loro riproduzione, che è molto rapida.

Nelle tettarelle il rischio di proliferazione dei patogeni è dunque particolarmente elevato, in quanto nelle pieghe possono rimanere residui di latte.

Anche il latte materno ha carica batterica, pertanto, se si usano il biberon e il tiralatte entrambi devono essere puliti accuratamente.  Ecco perché è importante la sterilizzazione biberon e ciucci, che deve essere eseguita seguendo i giusti passaggi.

Sterilizzare biberon e ciucci : tutti i passaggi

Affinché la disinfezione di ciucci e tettarelle avvenga nel modo corretto, è necessario preparare l’ambiente perché si possano evitare tutte le contaminazioni.

  • Lavaggio delle mani: le mani devono essere sempre pulite, anche quando si allatta o ci si tira il latte. Infatti, sono un grande veicolo di germi e quando si sta a contatto con i neonati nessuna precauzione è mai eccessiva, proprio a causa del loro sistema immunitario immaturo. Le mani devono essere lavate almeno per 20 secondi usando sapone liquido e asciugamani puliti. Anche in questi ultimi, infatti, si annidano facilmente germi e batteri.
  • Lavaggio approfondito di ciuccio e biberon: ancora prima di iniziare le operazioni di disinfezione, il lavaggio è fondamentale per eliminare ogni residuo di cibo, di latte e di altre impurità. Il lavaggio si esegue sotto l’acqua corrente tiepida che deve interessare tutte le parti del biberon e del ciuccio. Ci si può aiutare con strumenti come lo scovolino per raggiungere tutti gli anfratti. Anche lo scovolino, però, andrà lavato e igienizzato, per evitare che anche qui ci sia proliferazione di batteri.
  • Risciacquo con acqua corrente: tutti i pezzi devono essere risciacquati per eliminare detergenti e residui.

Come sterilizzare biberon e ciucci: i metodi

La sterilizzazione di ciucci e tettarelle può avvenire con due metodi, ovvero la sterilizzazione a caldo e la sterilizzazione a freddo.

Sterilizzare ciucci e tettarelle a caldo

Tradizionalmente, il principale metodo di sterilizzazione dei biberon, delle tettarelle e dei ciucci è quello a caldo, che si basa sulla capacità dell’acqua di rimuovere i microrganismi. La sterilizzazione a caldi di ciucci e tettarelle può avvenire tramite:

  • Bollitura: la bollitura in acqua è un metodo molto semplice che si può fare in casa senza alcuno strumento particolare. È sufficiente in una pentola portare a ebollizione l’acqua e immergere tutti le parti del biberon, del tiralatte e del ciuccio, lasciandoli bollire per quindici-venti minuti. Sebbene ampiamente usato, non si può più considerare un metodo del tutto efficace: non è molto pratico e, a lungo andare, può rovinare alcune parti degli strumenti. Soprattutto la tettarella e il ciuccio si possono deformare o bucare.

 

  • Sterilizzazione a vapore: questo sistema avviene attraverso l’uso di appositi strumenti che funzionano elettricamente o che si mettono nel microonde. Elimina una quantità maggiore di batteri rispetto alla bollitura in acqua in quanto il vapore ha un maggiore potere battericida. Inoltre, è un metodo più rapido e sicuro, in quanto elimina il rischio di scottarsi. Infine, non danneggia alcuna parte del ciuccio né del biberon.


Lo sterilizzatore a vapore per forni microonde proposto da Philips Avent elimina il 99,9% dei batteri in soli due minuti e permette di inserire contemporaneamente fino a 4 biberon, garantendo la massima sicurezza e la massima comodità di utilizzo. 

Sterilizzare ciucci e tettarelle a freddo

La sterilizzazione a freddo di ciucci e tettarelle si fa utilizzando dei prodotti germicidi che vengono aggiunti all’acqua per lavare le varie parti.

Si utilizzano in concomitanza con una vaschetta, commercializzata assieme ad essi, nella quale sono indicati i livelli di prodotto e di acqua. Viene indicato anche il tempo di immersione, che di solito è compreso tra la mezz’ora e l’ora. Dopodiché i ciucci e le tettarelle devono essere risciacquati adeguatamente.

È un metodo che garantisce una buona disinfezione, ma, sia per la lunghezza dei tempi di immersione sia per le modalità, non è molto pratico.