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I lavaggi nasali fanno male? I consigli per eseguirli al meglio

C’è chi teme che i lavaggi nasali possano fare male ai bimbi, soprattutto al neonato, mentre c’è chi li fa anche più volte al giorno. Come sempre, la via di mezzo è la scelta migliore.

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I lavaggi nasali sono un’operazione diffusa e considerata innocua da molti genitori. Si tratta di pratiche spesso utilizzate per liberare il naso dei bambini dal muco e dalle secrezioni in eccesso quando sono raffreddati o hanno altre problematiche alle vie respiratorie. Inoltre, si ricorre ai lavaggi nasali anche per allontanare pollini, germi e altri agenti irritanti che possono annidarsi nelle cavità nasali. Tutte queste motivazioni fanno sì che siano in tanti ad utilizzare soluzioni fisiologiche e vari dispositivi da nebulizzare nel naso con una certa regolarità.

Tuttavia, se da un lato questa pratica ha le sue valide ragioni, dall’altro c’è chi teme che possano avere effetti collaterali e conseguenze negative.

Lavaggi nasali: ci sono controindicazioni?

Gli studi sui lavaggi nasali non sono del tutto esaustivi nello spiegare quale sia la reale efficacia nella prevenzione dei disturbi respiratori e quali possano essere gli effetti controproducenti.

Le opinioni dei medici spesso sono contrastanti: se c’è chi li consiglia caldamente, ci sono altri studiosi che consigliano moderazione. Questa seconda opinione sosterrebbe che i lavaggi nasali possono comportare irritazioni e arrossamenti se non vengono fatte le dovute attenzioni. Ad esempio, utilizzare soluzioni troppo concentrate, con un eccesso di cloruro di sodio o altre sostanze, farebbe sì che le pareti nasali possano infiammarsi. Inoltre, se la pressione dell’acqua al momento dell’irrigazione è troppo forte, il liquido potrebbe essere spinto verso l’orecchio medio attraverso la tuba di Eustachio, provocando otiti e altri disturbi.

Ancora, eseguire i lavaggi nasali con strumenti non adeguatamente sterilizzati o con una frequenza eccessiva, magari più volte al giorno, potrebbe alterare l’equilibrio di batteri che vivono naturalmente nel naso. Ciò potrebbe aprire la strada a infezioni batteriche o virali.

Infine, nei rari casi di perforazione del setto nasale, i lavaggi sono del tutto controindicati per evitare complicazioni e potenziali infezioni intracraniche.

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Infine, nei rari casi di perforazione del setto nasale, i lavaggi sono del tutto controindicati per evitare complicazioni e potenziali infezioni intracraniche.

Eseguire correttamente i lavaggi nasali

Ciò su cui tutti gli esperti sono concordi è che i lavaggi nasali vanno eseguiti con le dovute cautele. Sebbene si tratti di una operazione piuttosto semplice, non vanno tralasciate alcune attenzioni che proteggono i neonati, che hanno un equilibrio ancora delicato.

Quando effettuati rispettando alcune semplici accortezze e indicazioni, i lavaggi nasali, dunque, rimangono una pratica sicura ed estremamente utile. Ecco le principali regole da seguire:

Utilizzare soluzioni isotoniche apposite, con concentrazioni adeguate a non irritare o danneggiare la mucosa nasale. Evitare, quindi, soluzioni fai da te non bilanciate.
Impiegare acqua a temperatura corporea o tiepida, mai troppo calda o fredda per non provocare shock termici ai delicati vasi sanguigni del naso.
Praticare i lavaggi senza eccessiva pressione, versando semplicemente il liquido con siringhe o contenitori adatti, senza l’ausilio di docce nasali, a meno che non prescritto in modo specifico dal pediatra, per patologie come la bronchiolite.

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Lavare accuratamente gli strumenti dopo ogni utilizzo, con bollitura o disinfettanti appositi. Questa precauzione è fondamentale per evitare rischiose infezioni batteriche o virali.
Non superare i 2-3 lavaggi al giorno, meglio se intervallati e distanziati diverse ore per dare modo alle mucose di riequilibrarsi.
Se non si è molto pratici, invece che usare la siringa, si possono utilizzare le fialette di soluzione fisiologica monodose, che eliminano sia il problema dell’eccessiva pressione sia della sterilizzazione degli strumenti.
Per i bambini più grandi, dai due anni in su, anziché usare i lavaggi tradizionali, si possono scegliere degli spray decongestionanti nasali come Rimikind .
Chiedere consiglio al pediatra per personalizzare modalità e frequenza dei lavaggi nasali in base all’età del bambino ed eventuali specifiche condizioni o patologie.

A chi sono consigliati i lavaggi nasali?

Sebbene ci siano alcune situazioni specifiche in cui è meglio non praticare i lavaggi nasali, esistono numerosi casi in cui questi sono invece consigliati e possono portare beneficio. In generale, i lavaggi sono raccomandati quando è necessario fluidificare e rimuovere abbondanti quantità di muco o secrezioni che tendono ad accumularsi nelle fosse nasali. Ciò può avvenire, ad esempio, in caso di comuni raffreddori, sinusiti, riniti infettive.

Talvolta vengono anche utilizzati rimuovere corpi estranei nel naso nei bambini, ma in questo caso devo essere effettuati esclusivamente da esperti.

I lavaggi nasali sono anche utili per decongestionare la mucosa nasale in caso di riniti allergiche o vasomotorie stagionali o da sfogo. Infine, possono dare sollievo in presenza di sintomatologia nasale dovuta ad adenoidi o vegetazioni che occludono parzialmente il naso.

In tutti questi casi, se eseguiti con le dovute precauzioni e nelle modalità corrette, i lavaggi nasali possono migliorare la respirazione, ridurre gonfiore e infiammazione, ripristinare il normale funzionamento delle mucose ed evitare infezioni batteriche.