Pidocchi: come accorgersi della loro presenza

In Salute - Come riconoscere i pidocchi

Molte mamme si chiedono come riconoscere i pidocchi del capello e come trattare e prevenire l'infestazione in modo sicuro e naturale rispettando la salute dei capelli .

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I pidocchi sono l’incubo di molte famiglie, soprattutto di quelle con bambini piccoli in età prescolare. Spesso frequentando l’asilo si viene a contatto con vere e proprie epidemie di pidocchi: non è raro che tra i più piccini si diffondano così facilmente, soprattutto perché i bambini più piccoli tendono a stare più vicini quando giocano, magari proprio con le teste a contatto.

Molte mamme, se non hanno ancora avuto esperienza diretta con i piccoli ospiti sulle teste dei loro bambini, si chiedono come riconoscere i pidocchi e, talvolta, sono spaventate all’idea che le teste dei propri figli possano esserne infestate.

Non è piacevole essere vittima di una infestazione di pidocchi, sebbene non vi siano veri e propri rischi per la salute, e riuscire ad accorgersi in tempo della presenza dei pidocchi è utile per evitare che si diffondano, rendendo così più difficile eliminazione.

Per capire, dunque, come accorgersi dei pidocchi è utile conoscerli e capire come si manifesta la loro presenza.

Cosa sono i pidocchi del capo

I pidocchi che colpiscono gli esseri umani e, in particolare, i bambini sono dei parassiti di dimensioni molto ridotte che vivono sulla testa. Il nome scientifico dei pidocchi del capo è Pediculus capitis, e si differenziano dagli altri pidocchi umani, ovvero dal Pediculus humanus, che è quello che colpisce il corpo umano ed è quasi scomparso, e il Phthirus pubis, che è il pidocchio del pube.

I pidocchi del capo sono quelli più diffusi, ma sono generalmente innocui. Hanno delle dimensioni molto contenute, tra uno e i tre millimetri, e hanno un colore bianco-grigio, per cui si mimetizzano molto facilmente sui capelli e rendono difficile distinguerli.

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Generalmente, quando si staccano dall’uomo, non riescono a sopravvivere a lungo: stanno attaccati alla cute, grazie agli uncini che hanno sulle zampe, e, trovandosi bene a una temperatura di 36°-37°, qui rilasciano le loro uova, dette lendini.

L’infestazione da pidocchi si chiama pediculosi e prende il suo nome da quello scientifico dei pidocchi. A differenza di quello che si pensava un tempo, i pidocchi non si instaurano dove c’è sporcizia, quindi, avere i pidocchi non significa avere una cattiva igiene, anche perché gli shampoo normali non sono efficaci contro l’infestazione di questi ospiti sgraditi.

Sono stati predisposti diversi studi scientifici sulla diffusione dei pidocchi nelle varie aree del mondo ma non sono direttamente confrontabili in quanto spesso vengono utilizzati metodi diversi. Inoltre, sebbene si sia notato che ne vengono colpiti più facilmente individui di sesso femminile, con capelli lunghi e chiari, ciò non sembrerebbe legato a un rischio biologico. Nei capelli chiari e lunghi è, infatti, più difficile individuare i pidocchi ed eliminarli, inoltre le femmine tendono ad avere i capelli più lunghi e a stare più a contatto.

La struttura dei capelli di alcune etnie, come quella degli afroamericani, sembrerebbe, invece, sfavorire la diffusione dei pidocchi, in quanto i loro capelli hanno una forma tale per cui gli uncini dei pidocchi si aggrappano più difficilmente.

Come riconoscere i pidocchi: sintomi dell’infestazione.

Il principale sintomo della presenza dei pidocchi è il prurito. In genere, i punti più colpiti dal prurito sono la nuca e la parte della testa dietro alle orecchie. Ciò si verifica in quanto la saliva dei pidocchi, che viene rilasciata quando succhiano il sangue dalla cute umana, provoca una leggera irritazione.

Poiché sono molto piccoli, non sempre è facile riconoscerli ad occhio nudo, soprattutto per quanto riguarda le lendini, che hanno un colore chiaro, che si mimetizza molto facilmente sui capelli chiari.

Spesso, però, quando il prurito diventa insistente, l’infestazione è già in uno stadio avanzato e sono già state depositate molte lendini. Di solito, queste si vengono depositate a una distanza di circa un centimetro dal cuoio capelluto e rimangono incollate al capello, tanto che con un pettine normale non si staccano.

Man mano che il pidocchio, all’interno dell’uovo, cresce, il colore della lendine si scurisce e diventa più facilmente individuabile.

Come riconoscere i pidocchi e le lendini

Se è vero che i pidocchi hanno una dimensione ridotta, sono però più facilmente individuabili rispetto alle lendini perché hanno un colore leggermente più scuro e perché si muovono sui capelli.

Le lendini sono, invece, meno evidenti e riconoscerle non è così immediato come potrebbe sembrare, soprattutto se non le si ha mai viste prima. Si può anche confonderle con la forfora.

Per distinguerle ci sono alcuni trucchi:

• Guardare i capelli in controluce:

poiché le lendini hanno forma regolare ovale e sono leggermente brillanti, tendono a risaltare alla luce naturale, cosa che invece non avviene con la forfora.

• Osservare la forma:

mentre le lendini sono regolari nel loro contorno e hanno una dimensione molto simile tra di loro, la forfora è provocata dalle squame della pelle secca, pertanto non solo ha forma irregolare, ma le squame possono essere di dimensione anche molto diversa l’una dalle altre. Infine, il colore è opaco e bianco tendente al giallognolo.

• Passare tra i capelli un pettine apposito per lendini:

insistendo nelle aree dove si ha prurito. In questo modo, le lendini dovrebbero staccarsi e si dovrebbe poter osservare la loro presenza.