Talvolta le future mamme registrano una sorta di febbricola all’inizio della gravidanza che non sembra avere cause specifiche e che si giustifica proprio con questo mutamento ormonale. Tuttavia, nel caso in cui gli scostamenti rispetto alla temperatura normale superino il grado, potrebbe essere opportuno valutarne attentamente le cause.
Infatti, potrebbe trattarsi di vera e propria febbre e potrebbe non essere causata dal cambiamento ormonale ma avere altre origini.
Le cause più comuni di febbre in gravidanza sono le infezioni del tratto respiratorio come il raffreddore o l’influenza, le infezioni del tratto urinario come la cistite, le infezioni da lieviti o batteri e alcune malattie sessualmente trasmissibili. Tuttavia, la febbre potrebbe essere provocata anche da malattie esantematiche (le cosiddette malattie dei bambini), soprattutto se la futura mamma non le ha ancora fatte e se non è stata vaccinata. Ciò va valutato con attenzione perché alcune malattie, come la varicella e la rosolia, possono essere pericolose se contratte in gravidanza.
La febbre in gravidanza, inoltre, presenta numerosi rischi per la salute della madre e del bambino, quali ad esempio complicazioni durante il parto, parto prematuro, basso peso del bambino alla nascita e maggior rischio di infezioni alla nascita.
Pertanto, è bene osservare la presenza di altri sintomi, che potrebbero aiutare a comprendere l’origine del rialzo febbrile.
Per esempio, perdite vaginali bianche o maleodoranti, senso di bruciore durante la minzione, dolori addominali e dolori simili a quelli mestruali potrebbero indicare un’infezione alle vie urinarie.
Mentre la presenza di tosse, raffreddore, mal di gola possono essere sintomi di un virus influenzale.
In entrambi i casi, è bene rivolgersi al medico che indicherà quali siano i trattamenti più opportuni: va sempre ricordato, infatti, che in gravidanza non sempre è possibile assumere gli stessi farmaci che si assumevano in precedenza.
Inoltre, è opportuno tenere monitorata la febbre per offrire al medico un quadro dell’andamento preciso della temperatura. In questo caso, un termometro frontale no touch può rappresentare una soluzione ottimale per controllare la situazione di frequente.