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6 falsi miti sui pidocchi e sulle lendini

In Salute - Falsi miti sui pidocchi

Molte mamme sanno quanto i pidocchi siano uno sgradito problema che spesso colpisce i bambini, soprattutto in età scolare. Esistono falsi miti sui pidocchi che ancora oggi sono difficili da sconfiggere. Dalle credenze sull’igiene alla tipologia di pidocchi, ecco quali sono le credenze più diffuse.

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I pidocchi non sono certo una compagnia simpatica: tuttavia, i falsi miti sull’argomento sono davvero numerosissimi.

Negli ambienti come le scuole, le infestazioni di pidocchi non sono rare: anche se oggi il livello di igiene personale è molto elevato, ciò non è sufficiente a eliminare la presenza di questi sgraditi ospiti che colonizzano volentieri le teste dei bambini.

Tuttavia, conoscere meglio questi piccoli insetti e sfatare alcuni falsi miti può essere utile a bloccare tempestivamente le infestazioni e a capire come comportarsi.

Ecco allora quali sono i principali falsi miti sui pidocchi e sulle lendini.

1. I pidocchi sono sintomo di scarsa igiene

Sebbene ormai si legga e si dica chiaramente che avere i pidocchi non significa avere una cattiva igiene, purtroppo questa opinione continua a essere molto diffusa.
Del resto, i pidocchi non si eliminano né con il pettine, né con le spazzole né con il normale shampoo per capelli. Purtroppo, lavarsi i capelli di frequente non è sufficiente per mettersi al riparo dalle infestazioni.

I pidocchi sembrerebbero vivere molto facilmente anche sulle teste pulite e profumate. Contrastare questa falsa credenza è utile perché talvolta si pensa erroneamente di essere al riparo dalle infestazioni solo perché si ha una buona igiene.

Al contrario, è sempre necessario controllare le teste dei propri bambini soprattutto quando si viene a conoscenza di infestazioni nelle scuole o nei centri estivi che si frequentano.

2. I pidocchi saltano o volano

I pidocchi non possono saltare da una testa all’altra né, tanto meno, volare, in quanto non hanno la struttura fisica che permetta loro queste acrobazie sulle teste dei bambini.

Semmai, si spostano di testa in testa quando i bambini stanno a contatto tra loro: questo è uno dei motivi per cui le infestazioni sono più frequenti nelle scuole materne e nelle prime classi delle scuole primarie.
Più i bambini sono piccoli e più hanno l’abitudine a stare vicino, soprattutto mentre giocano. Invece, man mano che crescono, tendono a mantenere maggiori distanze.

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3. Chi ha animali in casa ha più probabilità di prendere i pidocchi

Anche questa è una falsa credenza. I pidocchi degli animali non sono gli stessi che colonizzano le teste delle persone.

I pidocchi degli animali, inoltre, non vanno sulle persone ma rimangono nel pelo dell’animale: i più diffusi sono i pidocchi del cane o del gatto e sono parassiti che hanno necessità di un ospite specifico per sopravvivere. Allo stesso modo, i cosiddetti pidocchi del capo, che sono quelli che infestano le teste umane, sono specifici dell’essere umano.

4. I pidocchi del capo possono trasferirsi in altre zone del corpo

I pidocchi umani sono di tre tipologie diverse e ogni specie colpisce una parte del corpo diversa. Il nome scientifico dei classici pidocchi dei capelli è Pediculus capitis, ovvero i pidocchi del capo.

Esistono, però, altre due specie di pidocchi che vivono sul corpo umano: il Pediculus corporis humanus e il Phthirus pubis. Si tratta dei pidocchi del corpo, che però sono ormai quasi scomparsi, e dei pidocchi del pube, volgarmente chiamati piattole. Il Phthirus pubis, invece, può diffondersi in altre parti del corpo coperte da peli, per esempio le ascelle.

5. I pidocchi si diffondono più facilmente sui capelli chiari (o scuri)

Anche se sono stati fatti molti studi a proposito di questa teoria, non sembrano esserci dimostrazioni scientifiche che dimostrino che la biologia del capello abbia una influenza sulla diffusione dei pidocchi.

È possibile che sui capelli chiari sia più difficile individuare le lendini, in quanto sono anch’esse di colore chiaro e si mimetizzano meglio.

Sembrerebbe invece esserci una relazione tra la scarsa diffusione delle persone afroamericane e la struttura del loro capello. Infatti, su questi capelli gli uncini dei pidocchi avrebbero maggiore difficoltà ad aggrapparsi.

6. I pidocchi si possono diffondere anche nell’ambiente

Anche questo è uno dei falsi miti sui pidocchi e sulle lendini: il pidocchio dei capelli, infatti, non riesce a sopravvivere a lungo lontano dalla testa dell’uomo, da cui trae nutrimento e calore. Pertanto, è quasi impossibile prendere i pidocchi dall’ambiente esterno.

È però vero che i pidocchi possono trasmettersi utilizzando lo stesso pettine o la stessa spazzola. In questo caso, infatti, i pidocchi ancora vivi potrebbero rimanere sul pettine e spostarsi sulla testa di un’altra persona che lo utilizzi subito dopo.

Utilizzando lo stesso cuscino o le stesse lenzuola, il rischio di diffusione dei pidocchi è piuttosto scarso, anche se non del tutto assente. Va, infatti, considerato che per quanto le lendini siano molto numerose, tendono a non staccarsi dal capello finché non sono morte.

I pidocchi, invece, di solito, sono molto meno numerosi e la trasmissione tramite i tessuti diventa molto poco probabile.