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Massaggio neonatale: tutto su una pratica antichissima

In salute - massaggio neonatale

Il massaggio neonatale è l'occasione perfetta per prendersi cura della pelle delicata del proprio bebè. Una esperienza di coccole, benessere, relax e connessione tra mamma e bimbo.

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Il massaggio neonatale è diventato negli ultimi tempi molto di moda, grazie ai benefici riconosciuti anche nel mondo medico-scientifico. Tuttavia, a differenza da ciò che talvolta si pensa, non è una pratica moderna né di solo del mondo occidentale. Anzi, in molte parti del mondo, varie civiltà si sono dedicate al massaggio dei neonati.
Non c’è una sola area geografica di riferimento, in quanto il massaggio neonatale viene praticato in tribù eschimesi come in quelle dell’Africa, anche in Oriente, in Sud America, in Russia e in Irlanda.

In tutte queste aree del mondo si è imparato fin dall’antichità come il contatto fisico tra mamma e bambino sia salutare e come i massaggi siano benefici, tanto da rientrare nel metodo di accudimento dell’infanzia.

Nella nostra cultura, dopo un periodo di abbandono di queste abitudini avvenuto nella seconda metà del Novecento, ultimamente sono state riprese, non solo per un fattore moda, ma anche grazie all’apprezzamento da parte del mondo scientifico.

Sarebbe, infatti, dimostrato che, fin dalla nascita, i bambini se rimangono a contatto con il corpo materno, durante l’allattamento al seno e quando vengono cullati, hanno uno sviluppo di crescita che permette di essere più collaborativi, comprensivi e meno aggressivi.

Inoltre, ci sarebbero miglioramenti anche per quanto riguarda lo sviluppo psico-fisico del neonato, che avrebbe degli sviluppi positivi.  

Massaggio neonatale: di che cosa si tratta

Il massaggio infantile è una attività che rientra nelle abitudini di accudimento dei neonati, durante la quale avviene il contatto diretto tra il corpo della mamma e quello del bambino. Proprio perché diffuso in numerose culture, è stato oggetto di studi di diverse discipline.

Le esperienze che il bambino riesce a vivere grazie al contatto fisico con la pelle della mamma sono considerate, sia dagli antropologi sia dagli psicologi, molto importanti per la costruzione del rapporto che si svilupperà in tutto il nucleo famigliare. Proprio per questo, è importante che anche il papà si incarichi di massaggiare il proprio bambino. Non si tratta, dunque, solo di un benessere momentaneo, ma che si propagherà per il futuro e persino durante la vita adulta.

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Il massaggio per soddisfare la necessità di contatto del neonato

Istintivamente il neonato percepisce la presenza dei genitori e ne è rassicurato: si tratta di un bisogno innato, fondamentale alla sopravvivenza del piccolo.

Negli esseri umani, così come avviene anche per gli animali, il bambino appena nato non è nelle condizioni di essere autonomo e solo l’accudimento dei genitori permette la sopravvivenza. La loro presenza si manifesta attraverso il contatto fisico che serve a nutrirlo con l’allattamento, a scaldarlo e a proteggerlo dai pericoli.

È il corpo, dunque, a trasmettere la relazione affettiva tra genitori e bambino, garantendogli la sopravvivenza.

Durante il massaggio neonatale il bambino rivive queste situazioni che sono inscritte nella sua fisiologica necessità di contatto e prova appagamento.

Da notare, però, che tale benessere non è solo a beneficio del piccolo, ma anche dei genitori, che da questo contatto traggono una reciproca sensazione di pienezza, che è importantissima per vivere un rapporto sereno.

Come massaggiare il neonato per il benessere reciproco

Oggi che si è capito quanto sia importante il contatto fisico tra mamma (e anche papà) e bambino, negli ospedali si permette ai genitori di stare assieme al proprio piccolo fin da quando esce dalla pancia della mamma.

Sono cambiati, rispetto a qualche tempo fa, i protocolli degli ospedali e il bambino viene posto immediatamente sul corpo materno, ancora prima di essere lavato.

Inoltre, fin dai primi giorni, viene consigliato il massaggio neonatale e spesso le infermiere del reparto nido aiutano le mamme ed apprendere le prime tecniche.

Proprio per aiutare le mamme anche quando saranno a casa, si sono moltiplicati i corsi che aiutano a capire quali siano le migliori tecniche per massaggiare il bambino.

Quando si massaggia il bambino, va tenuto conto di alcuni aspetti:

  • L’importanza del contatto fisico: nei neonati, il primo senso che si sviluppa è il tatto. Questo processo inizia fin dalla gravidanza, quando il bambino, però, non ha ancora chiaro il confine del proprio corpo.

    Secondo gli studi scientifici, tramite il contatto viene stimolata la produzione di endorfine e serotonina, che sono gli ormoni responsabile della sensazione di benessere, ma c’è di più. Infatti, nelle mamme il contatto con il proprio piccolo aiuterebbe la produzione di prolattina e di ossitocina, ormoni che favoriscono la montata lattea e che spingono la madre verso l’accudimento.

  • L’importanza del contatto visivo: dopo il tatto, vi sono anche gli altri sensi che favoriscono il rapporto tra genitori e neonati. La vista, per esempio, è importante durante le fasi del massaggio perché stimola la comunicazione visiva e aiuta il piccolo a riconoscere i genitori e a trasmettere le emozioni.

  • Il contatto attraverso gli altri sensi: olfatto e udito. Durante la gravidanza, già il piccolo affina i suoi sensi e inizia a riconoscere, per esempio, il battito cardiaco della mamma. In quella fase, non è in grado di capire di che cosa si tratta, ma dopo la nascita il battito del cuore della mamma rappresenta un suono conosciuto, che lo tranquillizza.
    Lo stesso avviene, per esempio, con la voce materna.

    L’odore è un altro elemento indicativo della presenza della mamma: proprio per questo motivo e consigliabile non utilizzare prodotti per il corpo con profumazioni troppo intense.

    Per esempio, anche durante il cambio, si possono usare delle salviette naturali dalla formulazione  senza profumi. Quelle di Waterwipes  al 99% a base di acqua depurata e l’1% estratto di frutta sono perfette per detergere delicatamente la pelle del neonato .

Le tecniche per il massaggio infantile

Proprio perché il massaggio dei neonati è una pratica utilizzata in diverse culture, le tecniche di massaggio sono molte e variano anche in relazione alla filosofia di vita delle culture stesse. In ogni caso, sono tutte orientate al contatto tra mamma e bambino e potenziano la relazione famigliare.

Tutti i tipi di massaggio hanno come fase iniziale il contatto visivo che permette di trasmettere le emozioni e rassicurare il bambino. La voce materna, poi, aiuta il piccolo a sentirsi al sicuro, anche nel momento in cui sperimenta una situazione nuova.

L’ambiente, poi, deve essere organizzato perché il piccolo si senta protetto: temperatura giusta, né troppo calda né troppo fredda, e silenzio o una leggera musica di sottofondo. Inoltre, è bene non essere troppo decise in modo che il contatto fisico sia piacevole.

Fare attenzioni alle reazioni del piccolo è molto importante, ciò permette di capire se alcune azioni possono essere sgradite.

Utilizzare degli oli è importante, non solo perché idrata la pelle, ma anche perché permette alle mani di scorrere meglio, evitando arrossamenti o frizioni.

Inoltre, una importante indicazione è quella di eseguire sempre il massaggio dall’alto verso il basso e in modo simmetrico, ovvero dopo un braccio massaggiare l’altro e così via.