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Dolori intercostali in gravidanza: cosa fare?

In Salute - dolori intercostali in gravidanza

I dolori intercostali in gravidanza sono un fastidio che può verificarsi molto frequentemente. Sebbene siano molto dolorosi e spesso si presentino con fitte, di solito non rappresentano un rischio per la salute.

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I dolori intercostali in gravidanza possono comparire durante tutto l’arco della gestazione, sebbene siano più frequenti nel secondo trimestre oppure nel terzo, quando si verificano cambiamenti significativi che possono influire sulla fisionomia.

Che cosa sono i dolori intercostali

Il dolore intercostale è un disturbo che provoca fitte intense nel costato: in alcuni casi, quando il dolore è molto forte, si possono realizzare anche difficoltà respiratorie.

Di solito, hanno una durata contenuti, tra i 5 e i 10 secondi e nel momento in cui cessano non lasciano indolenzimento né altre conseguenze. Inoltre, non hanno conseguenze serie per la salute.

Tuttavia, proprio perché si realizzano in una parte del corpo centrale nella quale sono presenti fasci nervosi, possono influire momentaneamente sulla respirazione o bloccare l’addome.

I muscoli presenti tra le costole hanno la funzione di supportare l’attività respiratoria e di rendere stabile il tronco. Essi sono suddivisi in diverse parti: dallo strato più interno a quello più esterno. Quando uno di questi strati subisce una lesione, lieve o intensa, soprattutto durante un movimento scorretto o quando si fa uno sforzo, il muscolo si allunga eccessivamente e può subire una contrattura o una lesione.

Dolori intercostali in gravidanza: quali sono le cause principali

I motivi per cui si possono verificare i dolori intercostali sono numerosi e possono avere caratteristiche diverse, sebbene nella maggior parte dei casi non ci sia da preoccuparsi. Di solito, infatti, tendono a comparire con la stessa rapidità con cui si sono presentati.  

Il dolore intercostale può essere generato da un infortunio, da un trauma oppure può avere origine patologica, soprattutto quanto si soffre di patologie croniche come l’osteoporosi, ma non è raro che sia un dolore idiopatico, ovvero senza una causa certa.         

In alcuni casi, le fitte alle costole sono causate dalle condizioni ambientali, come umidità, freddo, etc., o influenza di stagione. Se il sospetto è che possano essere generati da patologie più gravi, allora è opportuno rivolgersi al proprio medico curante per eventuali approfondimenti diagnostici.

Anche nel momento in cui si teme che il dolore alle costole possa essere conseguenza di un infortunio potrebbe essere necessario sottoporsi ad esami come radiografie.

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Il dolore intercostale in gravidanza può essere generato da una nevralgia intercostale: anche in questo caso le cause possono essere diverse.

  • cambiamenti fisiologici nell’organismo, che, soprattutto nel secondo e nel terzo trimestre, possono comprimere i nervi e provocare dolore;
  • cambiamenti ormonali che provocano il cambiamento della fisionomia dell’organismo, che può comprimere i fasci nervosi dell’addome e del costato. L’aumento dei livelli di progesterone può incidere sulla struttura muscolare e creare dolori e lievi fitte;
  • produzione insufficiente di vitamine;
  • aumento di volume del seno e dell’utero che provoca una postura scorretta della schiena e delle spalle, con corrispondente infiammazione delle muscolature del costato;
  • presenza di patologie come l’Herpes zoster che provocano la formazione di tossine in tutto il corpo e danni ai nervi.

Dolori intercostali gravidanza: come riconoscerli?

I dolori intercostali sono un disturbo facilmente riconoscibile, in quanto si presenta con sintomi abbastanza evidenti. Pertanto, è facile accorgersi che si tratta di essi anche quando ci si trova in gravidanza. Tuttavia, nel dubbio, è sempre meglio rivolgersi al proprio ginecologo. distinguerli da altri dolori di altra natura e tipologia.

In primo luogo, la zona colpita dal dolore, ovvero il costato, si presenta sensibile al tatto e potrebbe riportare anche un certo gonfiore, tanto più se la causa è traumatica.

Inoltre, un altro elemento distintivo è rappresentato dall’aumento del dolore durante l’inspirazione e l’espirazione e dalla difficoltà respiratoria. Pertanto, non è raro che si tenda ad inspirare piccole quantità di ossigeno per volta. 

Infine, la tipologia del dolore, che si presenta come molto acuto e fortemente localizzato, quasi come se si venisse punti, è un altro elemento distintivo.

Rimedi dolori intercostali: come si curano?

Poiché i dolori intercostali possono rappresentare un sintomo, per capire come contrastarli sarebbe opportuno conoscerne l’origine.

  • Se l’origine è ambientale, frutto di umidità o di un colpo di freddo, allora un impacco caldo può essere una buona soluzione. Anche i cerotti termici rappresentano una buona soluzione, soprattutto se si trascorrono molte ore fuori casa.

  • Al contrario, se l’origine è traumatica, può essere consigliabile fare degli impacchi freddi per calmare l’infiammazione. Nei casi più gravi, può aiutare un antinfiammatorio ad azione locale. In gravidanza, però, è bene chiedere al medico prima di utilizzare qualsiasi farmaco.

  • In gravidanza, il dolore intercostale può essere fisiologico. Se si tratta di una nevralgia, può essere necessario un farmaco antinfiammatorio, che però dovrà essere prescritto dal medico solo in caso di necessità e non assunto in autonomia.

  • In gravidanza, ma non solo, ci sono delle buone abitudini che possono aiutare ad alleviare il dolore. Per esempio, tenere la schiena in posizione corretta evita di infiammare i muscoli: per ottenere ciò sarebbe bene fare un po’ di ginnastica mirata, per esempio tramite lo yoga, il pilates o il tai-chi.

  • Anche avere cura di mantenere una postura corretta quando si è sedute è un’altra strategia che aiuta le donne in gravidanza a prevenire il dolore, oltre al fatto che è una buona norma per tutti.

  • Infine, una alimentazione corretta e bilanciata contrasta la carenza di vitamine che può verificarsi più facilmente in gravidanza.