Spesso si pensa che i medicinali fitoterapici siano innocui e che non abbiano effetti collaterali. In realtà, anche questo è un falso mito. Proprio perché si tratta di medicinali a tutti gli effetti, non vanno utilizzati in modo autonomo senza consultare il medico né abusarne.
Infatti, sebbene generalmente la concentrazione del principio attivo sia inferiore a quella dei medicinali tradizionali, non significa che non sia presente e che non possa avere interazioni con altri farmaci o effetti collaterali per chi è affetto da determinate patologie.
Questi farmaci vengono prescritti per patologie croniche, in quanto possono essere utilizzati per periodi più lunghi rispetto ai medicinali tradizionali.
In particolare, spesso vengono prescritti per patologie come l’osteoporosi, l’obesità, lo stress, gli stati depressivi, le patologie metaboliche, i disturbi della menopausa. L’arnica è spesso utilizzata per i dolori muscolari e articolari.
Inoltre, il vantaggio dell’utilizzo della cura fitoterapica è legato all’insieme delle proprietà benefiche che hanno le piante. Grazie all’assunzione dell’estratto di una pianta, si possono avere numerosi benefici che derivano dall’azione sinergica di tutti i principi attivi in essa contenuta.
Per questo motivo, sebbene via sia una azione più lenta e sia necessaria un’assunzione continuativa, l’azione del fitofarmaco si presenta più soft ma allo stesso tempo più duratura e meno aggressiva.
Quindi è consigliata per quei disturbi che continuano a ripresentarsi e verso i quali la medicina tradizionale non sempre riesce a trovare soluzioni adeguate.
In ogni caso, è sempre da evitare l’assunzione fai da te, mentre è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante per tutte le indicazioni del caso.