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Fitoterapia: che cos’è e quali sono i suoi vantaggi

In Salute - Fitoterapia

Non tutti sanno che cosa sia la fitoterapia, spesso oggetto di falsi miti. Ecco come funziona questa disciplina e quali sono i suoi vantaggi.

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La fitoterapia è una disciplina che si basa sullo studio e sull’utilizzo degli estratti di origine naturale e vegetale a fini medici. I fitofarmaci, infatti, sono medicinali prodotti utilizzando i principi attivi delle erbe o attraverso prodotti botanici, senza l’utilizzo di sostanze che derivano da sintesi chimica.

In Europa, l’utilizzo dei fitofarmaci è regolamento e alcuni di essi possono essere utilizzati solo sotto prescrizione medica. In Germania, per esempio, la fitoterapia è una disciplina interna alla disciplina medica, pertanto deve rispettare gli stessi standard scientifici in termini di qualità, sicurezza ed efficacia, sebbene spesso venga considerata come una forma di medicina allopatica.

Negli Stati Uniti, invece, non c’è una regolamentazione precisa e, in genere, i fitofarmaci sono commercializzati come integratori naturali da banco, senza particolari controlli.

Fitoterapia significato e definizione

Fitoterapia è una parola di derivazione greca, composta dal termine φυτον, che significa pianta, e dal verbo θεραπευω, che significa curare. La fitoterapia pertanto è la disciplina che cura tramite le piante. 

Negli ultimi anni, l’utilizzo di medicinali a base di erbe si è sviluppato enormemente, tanto che, secondo alcune ricerche scientifiche, l’uso di fitoterapici sarebbe aumentato quasi del 400%.

Negli ultimi due secoli, la ricerca scientifica ha progressivamente sostituito la medicina popolare, che utilizzava ampiamente le erbe medicinali, con l’obiettivo di aggiungere rigore scientifico e progresso tecnico nell’uso dei farmaci. Dopo un primo momento di abbandono della medicina popolare, tuttavia, da parte del pubblico è tornato un interesse molto forte verso quella che viene considerata una medicina più naturale.  

Tra le medicine alternative di maggior successo commerciale e più utilizzate si colloca proprio la medicina fitoterapica, che utilizza preparati a base di piante intere o di estratti. Questa rappresenta la differenza principale tra la fitoterapia e la medicina tradizionale, in quanto, mentre la prima usa la pianta nel suo complesso, la seconda si basa su composti attivi delle piante ottenuti per sintesi chimica.  

I falsi miti sulla fitoterapia

Spesso, tuttavia, attorno a questa disciplina si creano convinzioni errate: infatti, non va confusa con altre medicine allopatiche, come l’erboristeria o l’omeopatia, né va considerata alla stregua di una filosofia o credenza.

Infatti, la fitoterapia, per quanto non in tutto il mondo adeguatamente regolamentata, utilizza gli stessi principi e metodi terapeutici della medicina scientifica.

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Un altro equivoco frequente riguarda i farmaci fitoterapici: a differenza di ciò che si pensa comunemente, i farmaci fitoterapici sono medicinali a tutti gli effetti. Si differenziano dai medicinali tradizionali in quanto i loro principi attivi solo esclusivamente sostanze di origine vegetale o preparazioni di origine vegetale.

Si tende infine anche a confondere farmaco fitoterapico e fitofarmaco: quest’ultimo, in realtà, è un farmaco che si utilizza per la cura delle piante.

Che cosa si intende per sostanze e preparazioni vegetali

Le piante e le erbe contengono dei principi attivi che servono al vegetale a sopravvivere e a difendersi dalle aggressioni esterne. I medicinali tradizionali in genere si basano su quegli stessi principi attivi, che vengono però ottenuti per sintesi e con una concentrazione notevolmente superiore a quella presente nella pianta.

Non deve stupire a questo proposito il fatto che medicinali come l’aspirina derivino dalle sostanze contenute nella corteccia del salice (Salix alba). Se un tempo si utilizzava proprio la corteccia con fini medicamentosi, oggi lo stesso principio attivo si ottiene chimicamente, con concentrazioni superiori e risultati più rapidi. 

Quando si parla di sostanze vegetali utilizzate a fini fitoterapici si intendono sia le piante vere e proprie in ogni loro parte (foglie, radici, fiori, etc.) sia alghe, funghi e licheni, ottenuti in forma essiccata o fresca.

Per preparazioni vegetali, si intendono tutte le lavorazioni ottenute dalla pianta tramite estrazione, spremitura, distillazione, triturazione, etc., ovvero le tinture, gli estratti vegetali, i succhi e gli oli essenziali. 

Come vengono autorizzati i farmaci fitoterapici

I farmaci fitoterapici, dunque, si distinguono sia dai farmaci tradizionali sia dai prodotti erboristici e dagli integratori alimentari.

Tuttavia, il processo di approvazione prima della commercializzazione non è meno scrupoloso di quello che porta alla commercializzazione dei farmaci tradizionali. Anch’essi, infatti, devono seguire la normativa, che prevede che abbiano le caratteristiche di qualità, sicurezza ed efficacia.  L’approvazione ufficiale avviene tramite l’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

A seconda del tipo di farmaco, possono essere dichiarati vendibili solo sotto prescrizione medica ed esclusivamente in farmacia oppure classificati come farmaco da banco e vendibili anche in parafarmacia. 

Perché utilizzare la fitoterapia: i vantaggi

Spesso si pensa che i medicinali fitoterapici siano innocui e che non abbiano effetti collaterali. In realtà, anche questo è un falso mito. Proprio perché si tratta di medicinali a tutti gli effetti, non vanno utilizzati in modo autonomo senza consultare il medico né abusarne.

Infatti, sebbene generalmente la concentrazione del principio attivo sia inferiore a quella dei medicinali tradizionali, non significa che non sia presente e che non possa avere interazioni con altri farmaci o effetti collaterali per chi è affetto da determinate patologie.

Questi farmaci vengono prescritti per patologie croniche, in quanto possono essere utilizzati per periodi più lunghi rispetto ai medicinali tradizionali.

In particolare, spesso vengono prescritti per patologie come l’osteoporosi, l’obesità, lo stress, gli stati depressivi, le patologie metaboliche, i disturbi della menopausa. L’arnica è spesso utilizzata per i dolori muscolari e articolari.

Inoltre, il vantaggio dell’utilizzo della cura fitoterapica è legato all’insieme delle proprietà benefiche che hanno le piante. Grazie all’assunzione dell’estratto di una pianta, si possono avere numerosi benefici che derivano dall’azione sinergica di tutti i principi attivi in essa contenuta.

Per questo motivo, sebbene via sia una azione più lenta e sia necessaria un’assunzione continuativa, l’azione del fitofarmaco si presenta più soft ma allo stesso tempo più duratura e meno aggressiva.

Quindi è consigliata per quei disturbi che continuano a ripresentarsi e verso i quali la medicina tradizionale non sempre riesce a trovare soluzioni adeguate.

In ogni caso, è sempre da evitare l’assunzione fai da te, mentre è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante per tutte le indicazioni del caso.