La camomilla è da tutti conosciuta come il rimedio per eccellenza: che si soffra di dolore alla pancia, che si abbia un disturbo provocato dalla puntura di insetti o che si debbano calmare i nervi, siamo stati da sempre abituati a una bella tisana, da bere o da utilizzare per lenire il punto dolente, magari con una semplice garzetta.
La saggezza popolare che consigliava questo rimedio non era priva si fondamento: i benefici camomilla sono reali. Gli antichi l’avevano già capito osservando l’azione dei principi attivi presenti nella pianta della camomilla in caso di disturbi di vario genere.
La Matricaria chamomilla L., questo è il suo nome scientifico, è una pianta piuttosto diffusa sia in Europa sia nell’Asia settentrionale ed è molto conosciuta per i suoi fiorellini, che si possono trovare anche spontaneamente nei giardini, nelle strade o lungo le siepi delle aree submontane.
I fiorellini sono facilmente riconoscibili: hanno dei capolini formati da petali gialli a forma tubolosa e da petali più esterni bianchi a forma ligulata.
È proprio il capolino ad essere la parte più importante della pianta, in quanto è ricco di principi attivi e di oli essenziali.
I benefici della camomilla erano ben noti fin dall’antichità, tanto che sia nella medicina sia nei trattamenti cosmetici gli estratti di questa pianta venivano utilizzati nelle civiltà antiche.
Gli Egizi lo consideravano come il fiore consacrato al Sole, mentre per i Greci il suo utilizzo era legato alle proprietà come antidolorifico, lenitivo, calmante, antimicrobico e antinfiammatorio. Anche il suo nome prende spunto dalle sue proprietà benefiche: nella parola matricaria, infatti, è presente la radice latina matrix, che significa utero. Sembra, infatti, che la camomilla venisse utilizzata per tutte le problematiche e i disturbi femminili, come i dolori mestruali, per le sue proprietà antispasmodiche.
I Romani includevano la camomilla tra i concentrati naturali da usare in cosmesi e per la cura della pelle: infatti, questa pianta si distingue anche per la capacità di lenire gli arrossamenti e per ammorbidire la pelle.
A tal proposito, esistono studi scientifici[1] che confermerebbero le proprietà decongestionanti, antinfiammatorie e antimicrobiche, tanto che oggi sono sempre più numerosi i preparati sanitari e cosmetici da utilizzare anche localmente non solo per la salute ma anche per il benessere della pelle.
[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2995283/
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La camomilla è una pianta ricca di principi attivi, a dimostrazione del fatto che l’utilizzo dei suoi estratti in medicina e in cosmesi sono del tutto giustificati.
In particolare, nel fiore della camomilla si trova abbondanza di terpeni e flavonoidi. I terpeni sono delle sostanze solubili in olio che contribuiscono a conferire all’estratto di camomilla la colorazione azzurra e sono responsabili delle proprietà antisettiche, lenitive e antinfiammatorie. I flavonoidi, invece, sono dei componenti idrofili che hanno proprietà sedative e antiossidanti. Tra questi, ha una azione particolarmente interessante l’apigenina, che ha anche effetti antiflogistici e antibatterici.
La camomilla, sotto forma di infuso, è senza dubbio una delle bevande più apprezzate in tutto il mondo sia per il suo gusto piacevole per grandi e piccini, sia per le sue proprietà benefiche.
Tuttavia, non è l’unico metodo con cui assumere i suoi principi attivi, ma ve ne sono molti altri.
Esistono varie formulazioni: i fiori possono essere essiccati e utilizzati per la preparazione di infusi oppure, sempre dai fiori, si può estrarre l’olio essenziale. Tuttavia, va considerato che l’utilizzo dei fiori essiccati è molto utile per gli effetti tipici dei flavonoidi, in quanto essendo idrofili si legano con l’acqua e cedono le loro caratteristiche benefiche quando sono in infusione. Invece, gli oli vengono usati per le proprietà lenitive dei terpeni, che sono solubili in olio.
Le tisane sono quindi particolarmente efficaci per gli effetti calmanti e antiossidanti, mentre come lenitivo è consigliabile utilizzare gli oli.
L’infuso di camomilla, talvolta anche sottoforma di tisana in combinazione con altre erbe, viene utilizzato principalmente come calmante, sedativo e digestivo. Spesso viene associato al limone, che ha la capacità di potenziare l’effetto digestivo.
Nella tradizione popolare, spesso l’infuso di camomilla viene utilizzato per la congiuntivite, bagnando una garzetta e ponendola sugli occhi, oppure per lenire l’irritazione della dentizione. Anche in questo caso, viene intinta una garzetta e poi viene posta sulle gengive doloranti.
La tintura di camomilla viene utilizzata sia per uso interno, aggiunta all’acqua, sia per applicazioni locali, per esempio in caso di lesione alla pelle, in quanto ha una importante azione lenitiva e cicatrizzante. Viene preparata aggiungendo alcol al composto di acqua e fiori di camomilla.
L’olio essenziale di camomilla, sempre estratto dai fiori, è particolarmente utile in quanto ricco di camazulene e di flavonoidi. In cosmetica, viene aggiunto a molti preparati, come shampoo, detergenti ma anche creme lenitive, oli per il viso e per il corpo, tonici per la pelle. La sua azione lenitiva e decongestionante lo rendono adatto anche per le preparazioni cosmetiche per i bambini, per esempio per le creme per il cambio del pannolino o per il gel da dentizione. Inoltre, ha anche un blando effetto antisettico e antimicotico che riduce il rischio di complicazioni nel caso di lesioni della pelle. Infine, si può utilizzare come componente anche nei prodotti per la pelle arrossata.
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